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Il Paradiso degli Orchi
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I Classici

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Alfredo Ronci

Un onesto raccontare: “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern.

E questo sarei io: Rigoni Mario di GioBatta, n.15454 di matricola, sergente maggiore del 6° reggimento alpini, battaglione Vestone, cinquantacinquesima compagnia, plotone mitraglieri.

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Alfredo Ronci

Quale diversità! “La grande vacanza” di Goffredo Parise.

Qualcuno potrebbe obiettare: perché il recensore ha preferito il secondo libro di Parise al posto del primo (tanto per intenderci: ll ragazzo morto e le comete)? La risposta è molto semplice...

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Un romanzo per niente facile: “Marcel ritrovato” di Giuliano Gramigna.

Come dico nella presentazione, un romanzo per niente facile. E i motivi sono tanti, ma credo che quello più importante è che Gramigna...

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Alfredo Ronci

Le gelosie fan sempre male: “Genus” di Franco Cordero.

Su Cordero bisogna fare anzitutto un po’ di insinuazioni (tanto per non prendersi troppo sul serio): ma era davvero uno scrittore o si divertiva a romanzare mentre il suo “vero” lavoro era quello di esperto di filosofia del diritto?

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Cos’è questo buco nel muro? “L’Oblò” di Adriano Spatola.

Recentemente, leggendo un libro “contemporaneo” sono incappato in questa frase: Avrei voluto fare un buco nel muro per vedere se anche loro erano seduti a tavola come noi, a cenare in silenzio.

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Alfredo Ronci

Puzzle impazzito?: “Tristano” di Nanni Balestrini.

Questo romanzo finisce così: A che pensi. Senza il punto interrogativo. Ed effettivamente ci andrebbe da pensare, dopo la lettura di Tristano.

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Alfredo Ronci

Un bel romanzo: Gli inganni” di Sandro De Feo.

Questo è un discorso che, credo, ho affrontato anche in un’altra occasione. Della serie: cosa bisogna dire quando, per necessità o, meno schizofrenicamente, per diletto, si fa conoscenza con un autore e soprattutto con un romanzo che in qualche modo ha toccato la nostra sensibilità?

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Alfredo Ronci

Esempio di fantascienza particolare: “Fine del viaggio” di Alessandro Sily.

Leggendo, come a volte faccio, romanzi o storie di fantascienza (prediligo quelle scritte nel periodo che va dagli anni ’50 a gli anni ’70) spesso mi chiedo: ma come mai nella materia non esistono scrittori fondamentali come, chessò, Proust, Joyce, Celine, Gadda e via dicendo?

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Alfredo Ronci

Un amico dei reietti e dei disperati: “I vàgeri” di Lorenzo Viani.

La vita è un correre alla morte. E’ la seconda volta che ci interessiamo a questo scrittore molto particolare e di caratura. Nella prima si diceva: Andiamo sullo scrittore

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Alfredo Ronci

Esempio di alienazione: “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello.

Sono passati molti anni, ma di quel tempo mantengo intatte certe sensazioni che nei periodi successivi hanno comunque significato qualcosa. E questo su Pirandello è uno di quelli.

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