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Il Paradiso degli Orchi
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Recensioni

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Vincenzo Monfrecola

Lo strano furto di Savile Row

Cavallo di ferro, Pag. 272 Euro 15,00

Mi sembra che Monfrecola abbia fatto, con questo romanzo, quello che ha fatto Woody Allen (forse non completamente compreso) nei suoi film dedicati alle città: ricreare un luogo e un'epoca, insistendo volutamente in una tipicità stereotipata, da cartolina, una tipicità che è mito e parodia del mito, ironica e giocosa. Dove poi, con garbo, ambientare una storia. Una Londra all'inizio del secolo si presta bene come crocevia del mondo e del tempo. Per la precisione il grosso della storia si svolge nel 1910, quando il fermento progressista sfociava nelle grandi manifestazioni delle suffragette, mentre l'apparizione della cometa di Halley riportava alla luce timori ancestrali.

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John Niven

A volte ritorno

Einaudi stile libero, Pag 381 Euro 19,90

Se la creazione sia il frutto di uno sbaglio, o il risultato di un gioco che è sfuggito di mano al creatore oppure un demoniaco pervertimento dell' intento originario, non lo sapremo mai. Quello che è più probabile e più comprensibile a noi umani e su cui il nuovo romanzo di John Niven, A volte ritorno, costruisce una plausibile e inquietante opera rock è che l'antico monito "fate i bravi", lasciato da Dio agli uomini a loro edificazione e salvezza nel corso del tempo e soprattutto del secolo appena trascorso, si sia trasformato nel suo esatto contrario.

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Angelo Calvisi

Un mucchio di giorni così

Quarup, Pag. 122 Euro 12,90

Facciamo due esempi.
Il primo: Claudio s'era diplomato brillantemente sfruttando anche la sua conoscenza di Proust e le sue ossessioni. Quando presentò una tesina al membro interno sull'importanza delle capacità olfattive nella letteratura, dei vini autoctoni e in più disquisendo di madeleines o su quant'è bbuono lu babbà, la professoressa aveva sorriso e aveva sbattuto le ciglia lucidissime perché trattate col mascara all'olio di ricino.

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Klaus Merz

L'argentino

Casagrande, Pag. 77 Euro 12,00

Il desiderio d'amore, anche in senso fisico, e le tracce dell'infanzia si facevano ancora sentire persino in corpi e cuori vecchissimi, cosa che le generazioni successive spesso dimenticano.
L'essenza di questo libriccino, che nella prima di copertina è indicato come racconto, sta forse in questa breve frase: ma così 'isolata' potrebbe spingerci ad una comprensione parziale della vicenda.

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Lorenzo Zumbo

Mater

Mesogea, Pag. 83 Euro 10,00

Non so in quanti abbiano presente L'Atelier sul Mare, l'albergo-museo d'arte contemporanea che si trova in Sicilia nei pressi di Cefalù, ma la «casa bocca», la «casa ano», la «casa vagina», con al centro il sacro recinto d'una stanza circolare come la follia, dove è ambientato Mater, l'esordio narrativo di Lorenzo Zumbo, potrebbe benissimo far parte del catalogo delle camere-d'arte di un così singolare museo.

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Liza Marklund

Il Lupo Rosso

Best Thriller Superpocket, Pag. 494 Euro 6,90

Non dirlo sarebbe la stessa cosa perché si sa che il mercato, il mondo veramente, va come è sempre andato, ma la Marklund è una vecchissima conoscenza, 'nuova' solo per i più sprovveduti.
Saranno almeno quindici anni che il Giallo Mondadori pubblicò Delitto a Stoccolma, ma non successe nulla, perché allora ancora non era esploso né Mankell e né, soprattutto, Stieg Larsson.
Ora che le librerie sono invase da questa sorta di tempesta delinquenziale svedese, con propaggini norvegesi, islandesi e un po' meno finlandesi, la Marklund assurge a fasti diversi, almeno nel nostro paese.

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Georges Simenon

I fantasmi del cappellaio

Adelphi, Pag. 244 Euro 10,00

Su questa storia Simenon ci tornò su ben tre volte e, per un autore che ha fatto del 'buona la prima' un'innata virtù, forse può voler significare qualcosa. Ma rischieremmo di fare della dietrologia. Con lo scrittore francese siamo abituati ad un approccio più semplice, non per questo banale, perché come dice una mia amica, il pensiero è comunque complesso.
Però le notizie son queste: dal testo del racconto Il piccolo sarto e il cappellaio, scritto durante un soggiorno in Florida nel 1947, Simenon ricava una versione, Benedetti gli umili, che presenta, oltre a lievi interventi stilistici,

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Ursula K. LeGuin

Città delle illusioni

Gargoyle, Pag. 204 Euro 12,90

Da un po' di tempo la Gargoyle ha allargato il ventaglio dei suoi generi, includendo la fantascienza e scegliendo all'uopo autori di tutto rispetto. Questo classico, riproposto dopo tanti anni (le precedenti edizioni italiane sono di Longanesi, 1975 e di Mondadori, Classici Urania, 1986) è forse un'opera minore rispetto ai più prestigiosi vincitori di premi Hugo e Nebula, ma resiste bene al tempo e contiene gli elementi caratteristici che hanno determinato il successo della Le Guin. Primo fra tutti la facoltà di creare mondi e di viverci dentro. Così storie, tradizioni e linguaggi alieni acquistano lo spessore della realtà, tanto più se sono supportati da un ciclo, in questo caso il ciclo dell'Ecumene, che ne amplifica la portata.

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Giacomo Bendotti

Paolo Borsellino. L'agenda rossa.

BeccoGiallo, Pag. 127 Euro 14,00

Scrive l'autore nelle note finali: Verità, ipotesi, invenzioni. A distanza di vent'anni dalla strage di Via D'Amelio, la verità giudiziaria sui mandanti occulti dell'eccidio è ancora tutta in discussione. E' storia recente che il processo sull'uccisione di Borsellino e degli uomini della sua scorta ha subito un massiccio depistaggio ed è quindi da rifare.
Strano davvero questo paese: immobile da una parte, dinamico dall'altro. Siamo ancora in attesa di sapere le verità sulle innumerevoli stragi che hanno insanguinato la nostra povera Italia e invece,

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Alessandro Golinelli

L'amore semplicemente

Frassinelli, Pag. 215 Euro 14,50

Posso dire che la copertina è orrenda? E che forse, ma dico forse, perché poi non vorrei essere frainteso, è anticipatrice di qualche cosa che non va?
Vediamo: L'amore semplicemente, del ritrovato Golinelli (ritrovato nel senso che era un po' che non se ne avevano notizie, almeno per chi non bazzica salotti, studi televisivi o radiofonici) è alla fin fine una sorta di fiaba, con risvolti tragici.
Non sembri questo un'azzardo ma credo che ogni fiaba (poi chiederò conferma alla nostra orchessa Giovanna, esperta in tal senso)

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