Racconti

Il ronzio del neon
"Vuole?"
Un caschetto di capelli rossi incornicia un volto pallido, leggermente truccato nei toni del marrone, un paio di occhi chiari illuminano il viso dandole un'età indefinita.
Porge una confezione di mentine all'uomo che le siede accanto, in una sala d'aspetto con sedie in plastica rigida nera. Sulla stanza, alla fine di un lungo corridoio, si affaccia, oltre all'entrata, un'altra porta in quel momento chiusa.

Marienbad
Abbiamo recensito il suo romanzo Il risarcimento(Voland). Lo abbiamo intervistato. Ora ospitiamo un suo racconto (ne seguirà a breve un altro), anteprima del suo prossimo libro.

Denti
Suo marito l'aveva lasciata. Senza una cardiaca apprensione per la figlia. Senza un eccetera eccetera di troppo: sarebbe stato almeno un pezzo di vita!
Da tempo gridava solo uh...uh...uh... strozzando il sibilo, un lungo sbuffo sofferente che evaporava amaro come naftalina. E poi sbatteva la porta facendo tintinnare i bicchieri nelle mensole. Angela aveva sempre tentato di fermarlo, perché credeva di più in un incontro a quattrocchi risolutivo. Ma le sembrava di provocarlo ancora di più tirarlo a sé e guardarlo senza parlare equivaleva a spingerlo fuori la porta con violenza.

La sintassi
Dall'angolo, la prospettiva dell' incrocio delle strade è un poco distorta, come se risultasse vista con lenti imperfette. Fanno da sfondo al quadrivio gli intonaci - beige o champagne, non sabbia: e ripuliti - dei palazzi umbertini. I platani del viale, che dirige verso il centro storico, si riflettono appena nelle poco splendenti rotaie della metropolitana leggera. Il grigio dei binari s'accompagna con i grigi, i bianchi, i verdi opachi delle auto in parcheggio. E con il grigio scuro delle saracinesche dei negozi chiusi.

La mosca
"Ci risiamo! Mi ha chiuso fuori! E' incredibile quell'uomo!!! Vorrei vedere quando comincerà a trattarmi da signora come fa con quella li, quella brutta bagascia gigante e...e bionda e...e, ahh non lo sopporto più!!". Così la mosca si guardò attorno, senza star ferma un attimo.
"BzZzZz, bzZzZz" mormorava.

Dietro l'angolo
All'epoca non riuscivo nemmeno a vedere l'ombra di uno spiraglio di luce.
Si, insomma uno di quei periodi in cui la mattina ti svegli, o meglio, sei costretta a farlo, ti siedi sul letto, le gambe penzoloni, la testa che ti scoppia, gli occhi appiccicosi, la bocca in un tentativo di sbadiglio, le braccia che si alzano per stiracchiarsi un po' e, prima di alzarti e di andare sotto una doccia rigeneratrice, ti poni quelle domande vagamente esistenzial-adolescianziali del tipo: chi sono, dove vado, cosa faccio, e soprattutto perché, e poi perché e ancora perchè?

I don't think so
"... ma are you joking?... no, deltaplano, parapendio, ma anche il bungee jumping sono proprio fuori, guarda... li facevo die... quindici anni fa, figurati, ancora non c'avevo i peli... al limite, se vuoi fare il jumping, fai il base... grattacieli, monumenti, come il buildering... toh, l'aerostatic... vai sulla tua bella mongolfiera, ti butti giù, il tuo brividino lo rimedi... il rafting? I don't think so...

La guerra (innocente) di Mario
Mario Fortunato, dopo quattro anni d'Inghilterra e due di silenzio, presenta il suo romanzo I giorni innocenti della guerra. Glielo stampa Bompiani, glielo discute Elisabetta Rasy, glielo legge e (in piccola parte) traduce Colin Firth (Another country, Il paziente inglese, e via discorrendo). Noi c'eravamo. E ne abbiamo fatto un racconto.

Lo scortichino (traduz. Marco Lanzòl)
Quando una donna partoriva il suo tredicesimo figlio, era usanza che una gran sagra onorasse questa gioia, durante la quale veniva offerto in sacrifizio uno degli altri bambini, che sarebbe stato arrostito pel festino.
Bisognava comunque che il prescelto per l'arrosto avesse meno di sette anni; essendovi diversi papabili in casa, si favoriva il più carnoso. In mancanza, se ne domandava uno ai vicini.
Poscia, s'ingaggiava lo Scortichino

Super extra gravity
'You come from an island, you're cutting diamonds, with a rubber knife'
The Cardigans, "Don't Blame your Daughter"
"Cosa? Ma non c'entrerà mai! No, dai, quello no."
"Aspetta, ascolta. Se lo metto nella tasca di sotto vedrai che c'entra."
"Ma come fa? Ci sono già i panni sporchi in quello di sotto. E l'alimentatore universale, guarda. Quello occupa più spazio di tutti!"
Ma Salvatore sapeva come far entrare due scatole di dolci in una tasca piena. Caloggero si stupiva sempre di come ogni volta ci riusciva, ma meglio così in fondo, quindi che problema c'era?
CERCA
NEWS
-
9.06.2025
Sellerio
Roberto Alajmo -
9.06.2025
La nave di Teseo
Maria Corti -
9.06.2025
Adelphi
Vladimir Nabokov
RECENSIONI
-
Han Kang
L'ora di greco
-
Milena Michiko Flasar
Single con criceto.
-
Uwe Timm
Tutti i miei fantasmi
ATTUALITA'
-
Stefano Torossi
Arcangelo Corelli (!653-1713)
-
Stefano Torossi
FRANCIS POULENC 1899 – 1963
-
Stefanon Torossi
Gaetano Donizetti 1797-1848
CLASSICI
CINEMA E MUSICA
-
marco minicangeli
La fossa delle Marianne
-
marco minicangeli
The Shrouds
-
marco minicangeli
Una barca in giardino
RACCONTI
-
Luigi Rocca
La città cancellata.
-
Ermes Ronzani
Qui riposa il Toro.
-
Joseph Santella
La mosca