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Il Paradiso degli Orchi
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Racconti

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Massimo Penzo

Tre paia di tagli alla crisi

Davanti allo specchio del bar, Polo ha la faccia fissa, concentrata. Ha le falangette della mano destra immerse nel ciuffo pieno. Lo muove con dei piccoli scatti, nervosi. Nella bocca ha una piccola smorfia di disgusto.
Si allontana un po' dallo specchio e si guarda d'intero. Nel collo sente il fastidioso punzecchiare dei peli rimasti incastrati nel colletto della maglietta. Fa una piccolo sbuffo, si guarda un po' il ciuffo poi sorride, come se si fosse accorto di essere in un piccolo bar pieno di gente su una strada dove i pedoni quasi calpestano le macchine quando vengono spinti giù da un marciapiede troppo affollato.

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Pee Dee

Underdogs n.17

Buondì con PeeDee, la SidViciousRadioSister, a voi che siete in ascolto!!! In huius mundi patria regnat idolatria; ubique sunt venalia dona spiritalia. Custodes sunt raptores atque lupi pastores, principes et reges subverterunt leges. Hac incerta domo insanit omnis homo. Sed ista cum vento transibunt in momento. Ah, quanto mi piace il tardo latino pre vulgata Dantis sempiterna! Imparatelo e abbiate gusto a recitarlo! Cosa c'è di irreparabile che non si possa aggiustare in una commedia?

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Roberto Venturini

Tutte le ragazze con una certa cultura hanno almeno un poster di un quadro di Schiele appeso in camera.

Se immaginassimo l'amore come una praxis nell'accezione di "effetto", ossia quella capacità di produrre determinate conseguenze, ne avremmo una duplice visione: da una parte l'amore che si concreta nel porre in essere qualcosa, una persona-oggetto amato, per mezzo della poiein; dall'altra avremmo l'amore come agire che si esaurisce nei suoi effetti (prassein). Potremmo asserire che internamente a determinati tipi d'amore, esiste quella naturale tendenza che porta all'inesorabile morte del sentimento stesso.

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Simone Matteo Tiraboschi

La mazza

Vivo vicino al locale dove bevo. Devo percorrere una L , prima il lato lungo in salita, poi giro a sinistra e sono arrivato: totale quattrocento metri.
La salita non mi disturba, costeggia un canale sporco ma con una discreta corrente che lo rende meno noioso di altri panorami, quando la strada si alza lui si inabissa in un cunicolo fognario.
Incrocio due marocchini, sono su una bici e girano in una stradina prima del mio locale, hanno fretta, spariscono nel buio lasciandomi il cigolio dei pedali.

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Maurizio Antonetti

Mardi gras

Piove. Una pioggia sottile, cattiva, che corrode i nervi.
In ginocchio, sul bordo del tombino, la donna continua a sbattere i pugni per terra. I lembi bagnati della gonna aderiscono alle sue cosce magre, arrossate dal freddo. Il volto è nascosto da una massa gocciolante di capelli biondi.
Poco distante, nel cono di luce gialla di un lampione, una piccola fata turchina singhiozza a testa bassa.

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Domenico Cosentino

Caserta

Caserta aveva il sapore di sigarette fumate con avidità in una squallida stanza dalle pareti scrostrate e dalla moquette color diarrea.
In quella piccola stanza ogni giorno nascevano e s'infrangevano sogni. In quella stanza studiavo, e cercavo di far avverare il mio sogno. In quella stanza facevo del cattivo sesso, in modo veloce e industriale, quel tipo di scopata del dopo pranzo, quando non si sa come ammazzare il tempo.

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Pee Dee

Underdogs n.16

Buongiorno ai sintonizzati col radioso mondo di peeDee! Inauguriamo la mattinata con i Rocket From The crypt, a seguire, le colonne sonore dei D.O.A., Neil Young and so on! Da subito però godetevi lo spettacolare scenario dello studio più scombinato in quel del pianeta MUSIC and POETRY KONNECTION: mixer, rose, acqua e un budino. Ci vorrebbero dei bonbons al jackdaniel's, ma sarà sufficiente questo magic microphone per accompagnarvi oltre la finestra! Buondì, figli di uno spazzolino da denti!

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Antonio Mandese

La cicala

Qui non c'è acqua ma soltanto roccia, e occhi sbarrati alle punte di pini senza vento. Avrei voluto essere un vermetto, un umido vermetto, aprirmi varchi tra le foglie ancora verdi e scavare in cerca di acqua, se ce ne fosse potremmo fermarci a bere. Bocca morta di montagna dai denti cariati che non può sputare. Qui non si riesce a stare in piedi, né sdraiarsi né sedere, un tuono secco,sterile senza pioggia, apriva un cielo pieno di rossi , pronto ad azzannarci.

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Simone Matteo Tiraboschi

Il pitone

"Prendi il moffo, lo scaldi sul filtro della sigaretta" Incastra il cubetto nel filtro che tiene tra medio e anulare della mano sinistra aperta a conca: con l'accendino ci passa sopra per qualche secondo "Poi lo sbricioli" nel palmo della mano il cubetto marrone si sfalda e diventa tante briciole "Rompi la sigaretta dalla parte della colla" con la destra fa roteare la sigaretta e poi, individuato dove la carta si gira su se stessa, lecca seguendo la lunghezza.

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Pee Dee

Underdogs n.15

Ehi, facce da reclame appiattite dal grasso antipiega è ora di rollare, darsi una rinvigorita vibrante e vitale! Nessuno vi chiede di scattare se non l'avete capita, questa è l'ora! That's the time to begin with PeeDee on air! Per voi in ascolto, Dust my broom! Se è vero che il mattino ha l'oro in bocca, cos'è 'sto ansito che feta? Avete soggiornato nei tunnel delle scoregge per ottenere la fiata brulè, alito da pony, per essere delicata!? Razza di fogne dentate, hanno inventato le acque dentifricie da un pezzo!!

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