Attualità

MUSICA MONDANA. "esquisse d'un nouveau mundial" (10 luglio 2006, Roma, piazza della Repubblica (già dell'Esedra delle Terme di Diocleziano) , oltre ore 21.00 e oltre).
La folla. La turba. La folla. Sventola bandiere tricolori - ma ci sono delle varianti: una britannica, con le due croci sovrapposte di san Giorgio e di sant'Andrea, ma bianca e verde su fondo rosso. Un'altra, che subito sembra quella francese - proprio con la Francia hanno vinto gli italiani - ha una banda verticale azzurro bluastra, quella centrale bianca e l'ultima arancione. Una terza è azzurra, in cornice a scacchi bianchi e neri, istoriata con scritte inneggianti la vittoria e riproduzioni dei trofei conquistati (compreso quest'ultimo).

La "zavorra" del linguaggio. Lapsus e dimenticanze dell'età contemporanea.
Leggo (e riporto fedelmente) sulla rubrica settimanale dell'Espresso "Cultura" del 6 luglio 2006 un pezzo di Fabrizia Ramondino a proposito dell'uscita del libriccino di W.G.Sebald Il passeggiatore solitario (piccolo saggio su Robert Walser), edito da Adelphi: Sebald confessa la sua affinità elettiva con Walser, al punto da considerarlo come uno di famiglia: ambedue sono nati e cresciuti nelle stesse zone alpine, l'uno in Baviera, l'altro in Svizzera; l'amato nonno di Sebald somigliava a Walser – e come usa Sebald in tutti i suoi libri non mancano le fotografie di entrambi...

I veri a-Busi. Aldo Busi ed il saccheggio editoriale.
Giorni fa ho inserito il nome "Aldo Busi" nel motore di ricerca Google. Ho ottenuto 242.000 risultati. Poco meno del numero delle sue opere. Il problema è un altro: perché le case editrici italiane (e non solo!) insistono su di lui, scrittore bresciano scomparso prematuramente nel 1987 alla giovane età di trentanove anni? L'omaggio sentito e continuo ad uno degli intellettuali più lucidi del nostro novecento, autore tra l'altro di una trilogia dell'esplorazione (lessicale, letteraria, politica, sessuale) composta da Seminario sulla gioventù, Vita standard di un venditore provvisorio di collant e il criptico La Delfina Bizantina(...)

TELECAMERA CON VISTA. TROPPA.Società di controllo e impegno letterario. A margine di "Nemici dello Stato" (1)
Ogni società è innanzitutto una struttura discorsiva, cioè un insieme di atti linguistici (dal mito al codice penale) dotati di senso determinato. La flagranza di parole come "ebreo","frocio","negro", chiarisce più di mille dissertazioni quel che intendo - come pure, a senso inverso, l'impiego di aborti linguistici quali "guerra preventiva", o "missione di pace", non indegni dell' Orwell di 1984.

La dissacrata famiglia - appunti sul film "Anche libero va bene"
Bbòni, state bbòni. Non è di nonno Libero che si parla. Ci si chiede invece: se po' ffa' er realismo nell'epoca der compiùtere? E - pure: che c...o c'entra la critica cinematografica con le recensioni libresche? E - peggio: che c...o c'entra un presunto scrittore, che ben poco sa di cinema, con un film ben fatto e ben recitato? Meglio: con un film adulto, che suggerisce ed evoca invece di spiegare ogni attimo l'antico e il moderno, l'esterno e l'interno a quel deficiente del suo pubblico - e che dunque fa giocare personaggi e non figurine del presepe? (...)

Peggio dei tedeschi!! La giornata della memoria e la memoria di "Italiani, brava gente?"(1)
Tra le feste e festicciuole diciamo civili istituite di recente, ci sarebbe il "giorno della memoria", per rammentare che gli yugoslavi ammazzarono gli italiani, buttandoli nelle foibe...

Didier Daeninckx
Se scelgo di "mettere qui" un personaggio di un mio racconto non lo faccio per caso, ma per fargli raccontare queste storie.Così diceva Didier Daeninckx (nato a St.Denis nel 1949) in un'intervista rilasciata anni fa al quotidiano Il manifesto

John Fante: quell'abruzzese in America cantore della fuga
Si dice che Jack Kerouac abbia detto del suo On the road: scrivo questo libro perché tutti dobbiamo morire. Parafrasandola, dalla bocca di John Fante potrebbe uscire questa frase: Scrivo questo libro perché tutti dobbiamo fuggire.

Pasolini è morto per davvero
Premessa: citando un testo, si prende una frase, un rigo appena, non il libro o l'articolo. Così, se ne può alterare il senso. O conservarlo - quindi, il membro escisso mantiene le caratteristiche del corpo, lo rappresenta - il documentario, sebbene montato, rimanda la realtà.
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