Attualità

L'arte di turarsi il naso e l'autunno tedesco
Chi non ricorda l'invito che, anni fa, durante una campagna elettorale ibrida e moscia, il Montanelli anti-berlusconiano dell'ultimo periodo lanciò al popolo di quest'Italia che profuma di oleandri e di perché(1)? A chi lo ignora suggeriamo che fu una sorta di preghiera ad andare a votare, ma a turarsi il naso per l'eccessiva puzza di... sterco.
Operazione quella che, dal pulpito dal quale veniva, sembrava inappropriata e birichina

Augias il subdolo, Gesù Cristo lo sbruffone e Bertrand Russell
Senza troppi giri di parole: abbiamo il giornalismo di regime e il giornalismo subdolo. Sappiamo tutto sul primo, forse meno sul secondo, messo all'opera da giornalisti che te lo mettono dietro subdolamente senza che te ne rendi conto e alla fine, scusate la metafora, godi pure.
Campione assoluto di questa sodomia intellettuale è Corrado Augias. L'uomo si presenta con un allure di tutto rispetto, con un elan da far invidia anche a Dacia Maraini e quando va in tv a presentare i "suoi" programmi" lo fa con la classe e la distinzione del vero padrone di casa, austero, ma ospitale.

I quattro evangelisti era tre, Luca e Matteo
La mia professoressa nana di italiano del liceo, cinica e sadica a tal punto da consegnare i temi partendo dal voto più basso a quello più alto, segnò definitivamente la vita di un'allieva scrivendole sul compito: "Hai fatto come quello che diceva che i quattro evangelisti erano tre, Luca e Matteo". Indubbiamente giudizio tranchant, ma pregno di uno spessore, non solo dottrinale, di tutto rispetto. Lei che, tra l'altro, rifuggiva come peste – a darle torto! – l'eufuismo, ma anche l'azzardo sperimentale.

Omo illudens
Sui gaydem come sale della politica di sinistra, perché primatisti su strada della libertà e della responsabilità - entrambe con l'accento sulla "a". E sull'orchìte (doppi sènzi!!!) del linguaggio che dovrebbero esprimere - a cominciare dal corretto impiego del sodio cloruro, per evitare equivoci che fomentino il sodio di classe.

La creatività del male.
Heidegger e il nazionalsocialismo. Feinmann, col suo ultimo romanzo, l'ombra di Heidegger, scavalca la diatriba e condanna invece la Storia e chi la fa. E kantianamente non assolve.

Le madonne dei filosofi.
Festeggiamo il cinquantenario della pubblicazione del Pasticciaccio con una breve ricognizione gaddiana. Ove si considera l'illustrazione del reale come caratteristica della sua scrittura, non dimentica tuttavia della personalità dell'Autore - perciò, come taluno ricalcava l'album "Roselline", rendiamo ragione della figura, realizzata sulla pagina, di corrispondenza parola(sé)-mondo.

Svizzeri? Sì. E (semi)nuovi.
Accade a Bellinzona, dal venti al ventitré di settembre. Si chiama BABEL (www.babelfestival.com), ma non ha nulla a che vedere con l'omonimo scrittore che passò i suoi guai con Stalin (e chi non ce li passò?). E' la seconda edizione d'un festival di letterati e traduttori: lo accompagnano cinema, eventi, caròle. Perché "tradurre" non significa solo voltare da una lingua all'altra.

Letteratura gay? Le pendule di Fucùl.
L'uscita di un libro, per la precisione Prendere o lasciare di Fabio Bo (Edizioni del Cardo) ci consente di fare il punto sulla letteratura gay e soprattutto sulle sue derive piagnone e retrive. Il panorama che si presenta sotto i nostri occhi è sbiadito e per nulla esiziale. Anzi.

...E in altri Siti...
Nei due scritti suoi apposti al volume inaugurale dell' Opera omnia di Pasolini, (2) il Nostro professore "simpatico, specifico, prolifico" quanto e più di quel magico elisìre dottamente rimarca: "il suo (di P. P. P., nota mia) romanesco è spesso approssimativo (...). Emblematico è il caso di "tenere" usato al posto di "avere" che non è certo un tratto romanesco:

Il luogo del giallo
Non lo dite a nessuno, ma sono una fan di Un posto al sole. Quella soap italico-napoletana che si svolge in una città apparentemente linda e pinta, dove non esiste la camorra, ma solo qualche delinquentello da strada, dove non c'è puzza di immondizia, dove per fortuna non si vedono nemmeno la Jervolino o il presidente Bassolino e dove la centralità del consesso umano è dato dalle vicissitudini di un condominio assai elegante che da direttamente sul mare.
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