DE FALSU CREDITU
Massimiliano Di Mino
Qualche verità su Fiume

Oggi, in appendice a un articolo su CasaPound ed il neo-fascismo uscito sul Venerdì di Repubblica è stato stilato un articolo su Fiume, in cui ancora una volta, non si sa se con sovrana superficialità o capziosa distrazione, si lega l'esperienza di Fiume alle sorti spirituali e intellettuali del radicalismo di destra. Dovrebbe non valere la pena ricordare che l'esperienza della Reggenza del Carnaro, nella sua attuazione e nel testamento che seguì alla sua disfatta, a tutto può essere ascritto meno che a un fenomeno di destra. Più che alla fascinazione per l'esperienza sovietica, la cui imitazione era caldeggiata da Mario Carli; più che la formazione di una lega delle nazioni oppresse organizzata dal poeta belga di convinta fede comunista Leone Kochnitzky, vorremmo citare la stesura della costituzione dovuta alla mano del sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris, di solida impostazione anarchica e democratica. Potremmo anche ricordare gli attestati di ammirazione rilasciati da Lenin , e il vasto interessamento di Antonio Gramsci.
Nell'articolo si accenna in maniera piuttosto frivola e approssimativa ad atteggiamenti libertari di alcuni intellettuali legionari (e furono più che semplicemente libertari) e a quel frutto della Reggenza che furono gli 'arditi del popolo' (citati nel pezzo in maniera del tutto elusiva), primo e strenue caso di antifascismo. Gli arditi, che si richiamavano agli ordini del comandante D'annunzio, furono nella maggior parte perseguitati e dispersi dal regime. Non ci si dovrebbe far ingannare dal fatto che, in una vasta operazione di fascistizzazione di tutta la cultura italiana (fascistizzazione che comprese perfino le figure di Mazzini e Garibaldi), il regime riutilizzò per i propri scopi la figura degli arditi, svuotandone il senso storico, in formazioni militari. Nell'articolo si parla con disinvoltura di tante cose, così come nel servizio a cui è allegato si permette con disinvoltura che CasaPound si appropri dell'antifascista Gabriele D'annunzio e anche del diciannovismo ma, su questo punto, a presto.
Nell'articolo si accenna in maniera piuttosto frivola e approssimativa ad atteggiamenti libertari di alcuni intellettuali legionari (e furono più che semplicemente libertari) e a quel frutto della Reggenza che furono gli 'arditi del popolo' (citati nel pezzo in maniera del tutto elusiva), primo e strenue caso di antifascismo. Gli arditi, che si richiamavano agli ordini del comandante D'annunzio, furono nella maggior parte perseguitati e dispersi dal regime. Non ci si dovrebbe far ingannare dal fatto che, in una vasta operazione di fascistizzazione di tutta la cultura italiana (fascistizzazione che comprese perfino le figure di Mazzini e Garibaldi), il regime riutilizzò per i propri scopi la figura degli arditi, svuotandone il senso storico, in formazioni militari. Nell'articolo si parla con disinvoltura di tante cose, così come nel servizio a cui è allegato si permette con disinvoltura che CasaPound si appropri dell'antifascista Gabriele D'annunzio e anche del diciannovismo ma, su questo punto, a presto.
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