RECENSIONI
Laura Pariani
“Domani è un altro giorno” disse Rossella O’Hara
Einaudi, Pag. 248 Euro 19,50
Eppoi spiegàtele perché certe parole mancano. Perché, presèmpio, non c’è un nome per le dita dei piedi, al pari di quelle della mano? Perché si dice “Amare lo zabaione”? Come si può usare la stessa parola nella frase “Amare la zia”? Non può significare la medesima cosa… epperché a scuola si deve usare il termine esotico “Babbo” invece del normale “Papà”? Da dove nascono le parole? (…) Come spiegare alla Nonna che ci sono parole che incantano. Presèmpio, “Parlamento”: è un fenomeno da baraccone che, pur mancando di una normale bocca, riesce comunque a parlare con il mento?
Anche lei ha un suo lessico, in cui gli adulti sono i Grandi Garruli, i maschi sono i Tarati, e i bambini più piccoli i Nani.
Gli adulti dicono che la Bambina è particolare: appare strana perché non si adatta alle loro logiche contorte, si ostina a mantenere uno sguardo puro nella sua ricerca della verità e della giustizia. Il suo senso della giustizia, soprattutto, viene continuamente offeso da una realtà che la costringe a confronti duri. Perché anche nel Paese della Noia in cui scorre la sua vita da Bambina Senzapaura o da Bambina Quasiperduta succedono fatti drammatici. Ci sono gli orchi veri, che fanno paura ma di cui non si deve parlare. La Bambina lo capisce quando vede morire tragicamente una sua compagna o quando un amichetto subisce abusi.
L’aiuta la fantasia che le permette di immaginare la sua alter ego Bis, con cui può dialogare e intavolare dibattiti, e il cavallo Brigliadoro (al posto del quale gli adulti vedono una comune bicicletta) che la porta a fare tante scoperte. Anche le storie che le racconta la Zia Giovane, spesso tratte dai romanzi della sua biblioteca, le fanno conoscere il mondo e le tengono compagnia.
… comprende il valore liberatorio della narrazione, in cui il silenzio delle cose normalmente indicibili viene infranto… E perché vergognarsi della fantasia? Visto che esiste una Logica, perché negare l’esistenza di una Fantastica?
Beati quelli che nella loro infanzia hanno visto molti film e divorato romanzi o fumetti, perché anche se di loro non sarà il Regno dei cieli, perlomeno apprenderanno qualche maniera in più per sopravvivere nel Paese della Noia.
Più la Bambina va avanti e meno il mondo degli adulti le piace. Si vorrebbe da lei che cresca e metta giudizio, ma lei è sempre più irriducibile. Aspetta Peter Pan che la venga a prendere e la porti su quell’isola dove si rimane bambini per sempre. A modo suo ci riesce, in un finale amaro e poetico degno della narrativa d’altri tempi, quando i bambini erano “incompresi”.
di Giovanna Repetto
Dello stesso autore

La valle delle donne lupo
Einaudi, Pag. 244 Euro 19,50Copre tutto l'arco di una vita, dal 1928 al 2007, questa storia che contiene tante altre storie, specialmente di donne e soprattutto di donne messe ai margini da una società montanara gelosa delle tradizioni e attenta a esorcizzare il diverso, per far sì che nulla cambi. L'espediente di un'intervista che un'antropologa raccoglie dalla viva voce di una vecchia montanara in una sperduta valle piemontese serve ad acuire il senso di veridicità. Ma non è tutta finzione, perché davvero il racconto si basa su materiale autentico raccolto dagli studiosi delle tradizioni popolari.

Questo viaggio chiamavamo amore
Einaudi, Pag. 196 Euro 19,00Il romanzo prende spunto da un viaggio di Dino Campana in Argentina, probabilmente avvenuto ma mai documentato. Altri avrebbero affrontato l’argomento con piglio biografico, ricostruendo tutto il possibile e ipotizzando il resto con suffragio di indizi.
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